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Forza Italia le prova tutte: ora è caccia al 2X1000

mercoledì, aprile 12th, 2017

Silvio_Berlusconi_PortraitCi risiamo. Come se non bastassero le due già ricevute nelle scorse settimane (leggi qui e qui), venerdì 7 aprile parlamentari e responsabili territoriali di Forza Italia si sono visti recapitare una terza lettera. Stavolta in calce non c’è solo la firma del tesoriere Alfredo Messina, ma anche quella del responsabile nazionale dell’organizzazione, Gregorio Fontana (uno dei tre deputati questori della Camera). L’oggetto? “Destinazione 2X1000 redditi a Forza Italia”.

Breve riassunto delle puntate precedenti: complice l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e l’alta percentuale di “morosi” che, nonostante i ripetuti solleciti e la minaccia di essere esclusi dalle liste, non hanno ancora versato quanto pattuito (800 euro al mese), FI si ritrova con un “buco” di oltre 2 milioni di euro. Non proprio briciole. Circostanza che fa aleggiare sul partito di Silvio Berlusconi lo spettro del default. Così, per cercare di limitare i danni, Messina e Fontana hanno preso carta e penna e lanciato un appello rivolto stavolta a coordinatori regionali, provinciali e delle grandi città. “Quest’anno è di estrema importanza rafforzare l’impegno sulla campagna per destinare il 2X1000 delle dichiarazioni dei redditi a Forza Italia – scrivono –. (…) Nella difficile situazione di bilancio che conoscete, si tratta di una risorsa preziosa che non possiamo assolutamente trascurare”. Ma in che modo dovranno muoversi gli interessati con militanti e simpatizzanti di FI? “Occorre contattarli uno ad uno al più presto”, chiariscono i due dirigenti forzisti, “tenendo conto del fatto che è già in corso la distribuzione ai lavoratori dipendenti del CU (la certificazione unica, ndr) 2017”. Non solo. “È indispensabile programmare tutte le iniziative di sensibilizzazione possibili”, per esempio “sensibilizzare i centri di assistenza fiscale e i professionisti che si occupano di dichiarazione dei redditi, sollecitandoli a ricordare a tutti i contribuenti che esiste questa opportunità”.

I risultati finali “saranno monitorati per provincia” e “saranno valutati direttamente dal presidente Berlusconi e dal comitato di presidenza”. Come andrà a finire? Vedremo. Nel 2016, proprio grazie al 2X1000, Forza Italia raccolse 615.761 euro. Un bel gruzzoletto, non c’è che dire, ma niente a che vedere con la cifra incassata dal Pd: 6 milioni 400 mila euro, il 50,5% della torta. Ad avercene.

Twitter: @GiorgioVelardi

Articolo scritto l’11 aprile 2017 per La Notizia

Berlusconi passa all’incasso e apre la caccia ai morosi di Forza Italia. Chi non salda si scordi la prossima candidatura

giovedì, febbraio 23rd, 2017

photolenta_big_photoLi vuole tutti, e li vuole subito. Senza perdere altro tempo. Silvio Berlusconi ha deciso di passare all’incasso, puntando a stanare una volta per sempre i tanti “morosi” di Forza Italia. Tutto vero. Dentro al partito azzurro infatti sono parecchi quelli che nel corso degli ultimi anni non hanno messo mano al portafogli e versato gli importi dovuti a titolo di contributo. Soldi che servono per sostenere le attività del partito. Ma non solo. Ecco perché adesso il Cavaliere ha deciso di lanciare un vero e proprio aut aut: o pagate o siete fuori. Il messaggio è arrivato ai diretti interessati con una lettera, partita dopo l’ultima riunione del comitato di presidenza (di cui fanno parte alcuni pezzi da novanta come Carfagna e Gelmini) e firmata da Alfredo Messina, che dalla metà del 2016 ha preso il posto di Mariarosaria Rossi come tesoriere.

“Siamo ormai sotto il livello di sopravvivenza, (…) esiste un limite fisiologico al di sotto del quale la ‘macchina partito’ diventa un puro costo e non è più di nessuna utilità”, scrive Messina senza mezzi termini: “Si tratta di uno stato di insolvenza risalente, con riferimento agli ultimi anni, già al 2014 e al 2015 e che si è persino aggravato nel corso del 2016”. Il tutto prima di dettare i tempi.

Pagare prego – “Il comitato di presidenza – ha continuato Messina – ha stabilito che entro il 28 febbraio p.v., senza la possibilità di ulteriori proroghe, tutti gli appartenenti al movimento politico Forza Italia devono provvedere a regolarizzare la propria posizione per le insolvenze pregresse”. Altrimenti? Stavolta le “pene” per coloro che non si metteranno in regola sono pesanti. Si va dalla decadenza automatica da ogni incarico di partito all’esclusione dalle riunioni degli organi collegiali, passando per il deferimento al collegio dei probiviri “per le valutazioni di competenza”. In ogni caso, “è fin d’ora esclusa la ricandidatura alla prossima tornata elettorale politica o regionale”. Proprio così c’è scritto. Certo, l’ex premier non ha voluto usare solo il bastone. Così ha deciso di predisporre una serie di “agevolazioni” per chi salderà i propri debiti.

Saldi al via – Per esempio, coloro che saneranno totalmente la loro posizione entro la data prevista “beneficeranno di una riduzione del 20% degli importi dovuti sia a titolo di contributo, sia a titolo di versamento dell’importo di 25.000 euro non effettuato all’inizio legislatura”. E ancora: “Coloro che chiederanno una rateizzazione degli importi dovuti dovranno”, sempre entro fine mese, “avere versato l’intera quota di iscrizione e almeno il 25% dell’importo dovuto”, impegnandosi a versare la somma restante in 4 rate trimestrali (senza interessi). Basterà questa apertura per svegliare dal letargo i “morosi”? “Visto com’è andata nel Pdl, dove sono sempre esistiti figli e figliastri e anche chi non era in regola è stato comunque ricandidato, nessuno ci crede”, dice a La Notizia un illustre parlamentare forzista.

Twitter: @GiorgioVelardi

Articolo scritto il 22 febbraio 2017 per La Notizia