Le Regionali siciliane di scena fra due mesi esatti, che tanti grattacapi hanno provocato a sinistra, un vincitore ce l’hanno già. E senza nemmeno dover aspettare il verdetto delle urne.
Sì, perché quale che sia il risultato del Centrodestra il 5 novembre, Silvio Berlusconi cadrà comunque in piedi. Riavvolgiamo il nastro. La candidatura di Nello Musumeci, avanzata da Fratelli d’Italia e Lega, era stata inizialmente bocciata dall’ex premier, che aveva puntato tutto sul leader dei SicilianIndignati Gaetano Armao. Ma proprio mentre l’avvocato palermitano iniziava le presentazioni del suo “Manifesto per il futuro della Sicilia”, ecco il dietrofront di Arcore: ticket Musumeci-Armao col primo candidato governatore e il secondo vice. Ora: se l’ex presidente della provincia di Catania dovesse vincere (per certi sondaggi è davanti al grillino Cancelleri), Berlusconi potrà dire che è anche grazie a Forza Italia; se invece fosse sconfitto, il Cav avrebbe gioco facile nel disconoscere la candidatura.
A quel punto, sceglierebbe lui programma e candidato premier del Centrodestra (Tajani?) alle Politiche del 2018. Chissà quale delle due ipotesi preferisce…
Twitter: @GiorgioVelardi
Editoriale scritto il 5 settembre 2017 per La Notizia
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