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Look-out.tv: quando gli immigrati non sono solo una minaccia (ma anche una grande risorsa)

venerdì, aprile 29th, 2011

Nel mondo dell’informazione, fortunatamente, nascono anche prodotti qualitativamente validi. È il caso di Look-out (#all), la neonata web tv che racconta storie di integrazione dal punto di vista di italiani e stranieri.

La cilena Barbara Pino, project manager di questo nuovo orizzonte massmediale, ha rilasciato un’intervista alla free press “City“, in cui ha affermato: “Il nostro obiettivo è quello di presentare l’immigrazione e l’integrazione con tanti sguardi diversi. Look-out.tv vuole far emergere storie che vanno al di là dei luoghi comuni sugli stranieri“. La redazione, le cui colonne portanti sono a Roma e Milano, è composta da 16 giovani giornalisti italiani e stranieri di prima e seconda generazione, più rifugiati politici. L’idea di creare Look-out.tv è stata dell’ex ministro di Grazia e Giustizia Claudio Martelli, mentre i finanziamenti arrivano dalla Fondazione Cariplo, da Roma Mediterraneo, Vodafone Italia e Opera Onlus.

Quello dell’immigrazione è un tema delicato, trattato troppo spesso negativamente e superficialmente dai media (la riprova la stiamo avendo in questi ultimi mesi, con gli innumerevoli sbarchi sulle nostre coste). A fine marzo, durante la presentazione di “Minorities stereotypes on media” (mistermedia.org, altro nascente progetto di analisi dell’”altro”), il direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Mario Morcellini ha utilizzato una metafora a mio modo perfetta per analizzare la situazione: “Gli stranieri in Italia rappresentano poco più del 7% della popolazione. Se 7 persone entrassero in una stanza dove ce ne sono già altre 100 non accadrebbe nulla, ma se e quando i mezzi di comunicazione fanno diventare tutto ciò un problema cominciano i guai“.

Ecco, il compito dei media è prima di tutto quello di raccontare anche quelle storie positive che ci sono dietro uomini e donne che provengono da paesi stranieri. Possibilmente uscendo dalla spicciola retorica politica.