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Nucleare da paura

maggio 13th, 2011 by mercantenotizie

articolo a cura di Maurizio Morri

La scelta del governo Berlusconi di intraprendere (perlomeno sulla carta) un ritorno all’energia nucleare in Italia ha avuto sicuramente una conseguenza positiva, ovvero che in Italia si tornasse finalmente a parlare di questo tema. Purtroppo, come se avessimo bisogno di un’ulteriore prova, il dibattito sull’energia nucleare ha messo in mostra l’evidente arretratezza culturale e politica nella quale il nostro paese oramai si trova, già da prima che cominciasse l’era-Berlusconi.

La prima evidente stranezza è che l’Italia è l’unico paese in cui essere o meno a favore dell’energia nucleare sancisce anche un’appartenenza politica. Se sei a favore sei di destra, se sei contro sei di sinistra. E ancora: le opinioni che contano non sono quelle di tecnici e scienziati, ma quelle di politici male informati, artisti senza nessun background di tipo scientifico, attivisti neo-hippy e sessantottini riciclati.

Come fisico, posso dire che il livello di ignoranza scientifica di questo paese è oramai atrocemente elevato. Siamo al culmine di un declino cominciato con la riforma scolastica Gentile, e perpetrato dai suoi successori, di qualsiasi schieramento politico. Per il famigerato italiano medio, radiazione significa morte, orribili mutazioni, apocalisse. Come si può spiegare a queste persone che anche mangiando una banana, dormendo vicino al proprio partner, andando in giro per un parco si assumono radiazioni? Che le radiazioni sono alla base del processo evolutivo? Che esistono, che ci circondano, e che se viviamo è anche merito loro? Tutti, pro e contro, parlano del nucleare solo dal punto di vista della sicurezza; nessuno ne fa un’analisi economica. Anzi, quasi nessuno.

Vi consiglio la lettura di questo articolo: i-numeri-dellenergia-senza-propaganda. È scritto da un fisico, che calcola con precisione i costi delle diverse forme di energia citando le fonti di provenienza dei dati utilizzati, il che permette di verificare l’autenticità dei risultati ottenuti.

Raggiungete poi le vostre personali conclusioni, votate come volete, ma fatelo informati. Vi prego.

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