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Il silenzio/assenso del Presidente

aprile 24th, 2011 by mercantenotizie

Avrete letto tutti, in questi giorni, la polemica esplosa a Milano dopo l’affissione dei manifesti con su scritto: “Via le Br dalle procure“.  L’autore dell’iniziativa, quel Roberto Lassini candidato consigliere comunale, è finito come ovvio nell’occhio del ciclone. Ha presentato la lettera di dimissioni, fatto scoppiare la bagarre all’interno del partito tanto da mettere l’una contro l’altra Letizia Moratti e Daniela Santanchè, provocato la reazione stizzita della Lega Nord e infine inviato una lettera di scuse ai giudici e una (a quanto pare mai arrivata) al Presidente della Repubblica.

In questo quadro già abbastanza complicato c’è poi un elemento che emerge con una certa prepotenza: il silenzio/assenso di Silvio Berlusconi. Il Presidente del Consiglio non ha mai parlato della vicenda, anche se è notizia di oggi che il Premier avrebbe espresso la sua solidarietà a Lassini nel corso di una telefonata avvenuta pochi giorni fa. “Berlusconi ha cercato di consolarmi assicurandomi che mi capiva sino in fondo e che mi era vicino. Si è sfogato a sua volta dicendomi di ritenersi un perseguitato dalle toghe e mi ha convinto ancora di più della necessità di riformare la giustizia. Io comunque ho chiesto scusa per quei manifesti perché sono indifendibili, ma ritengo che il Presidente faccia bene ad alzare la voce contro certa magistratura“, ha dichiarato in un’intervista a “Libero” l’ex sindaco di Turbigo.

Fosse stato per me non mi sarei dimesso da niente - ha continuato Lassini – Questa è tutta una pagliacciata. Il Parlamento è pieno di ladri, che cazzo vogliono da me?“. Per la serie: se ti butti dal ponte io ti seguo. Sembra un ragionamento da bambini dell’asilo, ma invece lo fanno coloro che ci governano.

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