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Business, business, business. Anche nel giorno della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II

aprile 30th, 2011 by mercantenotizie

Archiviato il matrimonio di William e Kate, il secondo evento clou di questa settimana è ovviamente la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Questo articolo non celebrerà la figura di uno degli uomini più importanti del ’900 (lo hanno già fatto abbastanza i programmi di approfondimento della nostra televisione), ma analizzerà il business intorno ad una cerimonia che riunirà nella Capitale milioni di fedeli giunti da ogni parte del globo.

Cominciamo dai prezzi degli alberghi, sfruttando il contributo di Codici (Centro per i diritti del cittadino, www.codici.org). “È vero che i prezzi  degli alberghi durante  l’alta stagione sono più alti, ma in questo caso – ha commenta il Segretario Nazionale Ivano Giacomelli – gli stessi sono schizzati alla  stelle“. Ecco le cifre: nel periodo preso in considerazione (dal 30 aprile al 2 maggio), per un duplice pernottamento, i risultati ottenuti sono stati i seguenti: in Zona Vaticano è stato rilevato un aumento del 148%; zona Piazza Navona 102%; zona Trastevere 168%; zona Aurelio Monte Verde 139%; Esquilino, 96%; Eur 110%; Zona San Giovanni/Repubblica 116%. La media totale registra un aumento del 125%. Non va dimenticato il fai da te. Sul sito Portaportese.it, giorni fa, un utente ha scritto: “Garbatella, 2 camere doppie per beatificazione Papa Wojtyla due notti, con servizio navetta da e per i luoghi della cerimonia, 500 euro a persona“. Niente male, direi.

Passimo poi all’oggettistica: nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha operato un maxi sequestro di circa 5,5 milioni di pezzi contraffatti in alcuni capannoni di Tor Bella Monaca e in un negozio del quartiere Esquilino. La retata ha portato alla scoperta di penne, giocattoli, prodotti elettrici ed elettronici e, addirittura, di Rolex con l’immagine di Papa Wojtyla (ovviamente falsi) per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro. Il business era gestito da un gruppo di cittadini di origine cinese, poi denunciati all’autorità giudiziaria. I negozi antestanti il Vaticano non fanno eccezione, e si può trovare di tutto: dai rosari alle tazze per la colazione, dalle sciarpe alle magliette fino ad accendini e busti in marmo.

Infine, le stravaganze. Pensate che i cosiddetti “acchiappa-turisti” (i dintorni della stazione Termini ne sono ormai pieni) si sono inventati la domanda: “Volete saltare la fila in Vaticano? Sono 45 euro“. Qui non si fa riferimento alla data della beatificazione, ma ad un giro turistico al Vaticano che comprando un regolare biglietto costa 15 euro.

Insomma, il business vince sempre e comunque. È il denaro, bellezza!

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